Collezionare francobolli costitiusce uno degli hobby maggiormente famosi e seguiti da moltissimi che con il web è divenuto un atto d’amore verso la storia della filatelia da condividere anche con facilità con i collezionisti di altre nazioni, che da sempre sono alla ricerca dei pezzi e delle collezioni di francobolli più ricercati e costosi, come quelli che analizzeremo oggi.
A voler essere precisi la filatelia non identifica il collezionismo “economico” ma quello legato alla ricerca di storia e di autenticità dei francobolli, anche se il termine viene spesso legato anche al contesto effettivo della rarità, ma sono anche molto interessanti pezzi meno famosi ai più. Sicuramente alcuni tra gli esemplari di oggi sono molto conosciuti, ma quanto valgono?
Francobolli rarissimi
La storia filatelia riflette quella dell’affrancatura, un contesto di azione che è stato reso possibile dalla creazione del primo francobollo in assoluto, datato 1840, il sicuramente conosciuto Penny Black, sviluppato dall’allora Impero Britannico, ed ha portato tutte le altre principali nazioni del mondo a fare lo stesso in pochi anni, allo stesso tempo è nato il collezionismo dei francobolli.
Un esempio è il Tyrian Plum, di inizio novecento, precisamente 1910, un francobollo da 2 pound britannici, per un esemplare che oggi vale fino a 150 mila euro se in condizioni perfette. Questo perchè fa parte di una collezione di francobolli che è stata quasi totalmente distrutta dopo la scomparsa di Edoardo VII proprio nel 1910. I restanti esemplari sono oggi rarissimi e valutati a cifre estremamente elevate.
Altri francobolli introvabili
Anche altri esemplari sono divenuti iconici e famosissimi, inclusi “pezzi italiani” come il garibaldino mezzo tornese, una forma di emissione realizzata in poco tempo dal governo di transizione dopo l’arrivo di Garibaldi nel Mezzogiorno, nel 1858, durante il periodo “della dittatura”. Dato il poco tempo, l’esecutivo decise di sviluppare questo esemplare utilizzando un modello già in corso nel Regno delle Due Sicilie
- Differisce dal quello originale dal colore, tendente al blu invece che rosa e dalla presenza di una T da “Tornese” invece che G da “Grani”, la valuta utilizzata nel regno borbonico, utilizzando quindi le stesse lastre e stampe.
- Questo francobollo per i giornali ha avuto diffusione limitata e solo per poco tempo, sostituito da una emissione diversa pochi mesi dopo
- Oggi vale fino a 150 mila euro
Altri esemplari famosissimi sono l’Inverted Jenny, un francobollo statunitesne, il primo legato alla posta arerea degli Stati Uniti, emesso esclusivamente nel 1918 ma ritirato dopo poco tempo, costituiva nelle intenzioni una emissione dall’elevato valore di affrancatura ben 24 centesimi (non pochi per l’epoca) dove è raffigurato questo biplano, un Curtiss JN-4.
Il nome “inverted” è legato al famoso errore di stampa che ha portato gli esemplari in questione a presentare l’aereo capovolto, cosa che ha portato quasi tutti gli esemplari difettosi ad essere distrutti, eccezion fatta circa un centinaio di esemplari che oggi valgono cifre molto elevate, all’asta un esemplare ben conservato vale più di 700 mila euro.