Quante volte, quando disimballiamo i cartoni riposti in cantina o in solaio, scoviamo al loro interno degli oggetti che ignoravamo di possedere o che abbiamo cancellato totalmente dalla nostra mente? Alcuni di questi possono rivelarsi inutili ninnoli di cui dobbiamo disfarci per fare spazio mentre, in altre situazioni, le ragioni potrebbero mutare considerevolmente.
Esistono difatti alcune cose che se preservate in perfetto stato possono fare la ricchezza di chi le detiene, ma che non sempre vengono apprezzate per quello che sono. Ci riferiamo a cose datate e obsolete che però possono trovare grande impiego nel settore del numismatico, l’unico in grado di attribuire loro il pregio che si meritano.
Tra questi oggetti dobbiamo ovviamente menzionare le valute, le quali sono sempre di valore soprattutto se vetuste e conservate in un certo modo. Una delle valute del passato che può fare la differenza tuttora è proprio la lira, la quale pur non essendo più valida in termini giuridici racchiude una grande opportunità soprattutto in ambito del numismatico. Ecco, quindi, a chi potresti cederle qualora ne trovassi qualche esemplare raro.
Cosa sappiamo sulle lire?
Fino a qualche anno fa ogni nazione aveva la propria valuta e questo significava che ovunque andassimo dovessimo sottoporci al cambio per poter usufruire della valuta locale, sopravvivere e portare a termine i nostri acquisti. Ora questo discorso per noi e tutti i paesi che appartengono alla Comunità Europea non vale più poiché dal 2001 molte di queste realtà hanno deciso di compiere una scelta del tutto differente.
Più di 20 anni fa, difatti, i paesi in questione hanno deciso di adottare la valuta comune, una valuta che valesse in tutta Europa e che potesse essere utilizzata in ogni nazione senza doversi sottoporre a cambi e a vincoli dell’ultimo minuto. La lira però rimane una grande pagina della storia del nostro paese ed è per questo che molti numismatici non possono fare a meno di raccogliere quello che resta di questo prezioso conio.
Proprio come l’euro anche la lira si serviva di monete e biglietti dal valore più o meno alto le quali ritraevano sulla loro superficie alcuni dei soggetti più importanti di sempre. Una lira è stata valutata come 1936, 27 € ed è per questo che quando si è verificato l’avvento di questa valuta i prezzi hanno subito un notevole aumento, a tratti anche inatteso.
Quali parametri bisogna indagare per stabilire l’importanza di una moneta?
Quando parliamo di lira parliamo ormai di una valuta molto datata che è uscita dalle scene nel 2001 per lasciare spazio all’euro e che proprio per questo motivo non può essere più utilizzata e nemmeno cambiata in banca come, invece, si poteva fare in un primo momento. Questo significa che molti di noi hanno deciso di custodire alcuni di questi esemplari come ricordo, o più semplicemente, non si sono mossi in tempo per portare a termine le procedure del cambio.
Da una parte questo può rivelarsi una vera e propria fortuna, in quanto alcune monete hanno acquisito pregio con il tempo che passa e sicuramente questo potrà crescere ancora in futuro. Per stabilire il pregio di una moneta però, bisogna prendere in considerazione diversi parametri, come ad esempio, le qualità della moneta stessa, la quale può essere più nuova oppure più usurata.
Bisogna poi soffermarsi sull’anno di fabbricazione, sulla presenza di eventuali imperfezioni o errori di stampa e perfino sulla produzione limitata di una moneta. Alcune di queste monete sono infatti definite in questa maniera poiché sono presenti in numero piuttosto ridotto rispetto a tutte le altre ed entrarne in possesso potrebbe fare la differenza per chi si imbatte in tale fortuna.
Quali lire valgono di più al giorno d’oggi?
Per essere certi del pregio della propria moneta è sempre consigliabile effettuare delle indagini che possano chiarirci su questo argomento. Per gli stessi motivi elencati nel paragrafo precedente, difatti, le vecchie lire non valgono tutte nello stesso modo, ma sono tanti i fattori che bisogna esaminare prima di arrivare al pregio finale delle stesse.
Tra le lire più valutate di sempre dobbiamo parlare delle 500 lire d’argento o di quelle bimetalliche, le quali, se in ottime condizioni e realizzate nel 1958 possono valere una grande ricchezza. Che dire poi della moneta con la spiga o quella con il delfino, che oggi giorno sono davvero molto rare da trovare e che proprio per questo motivo vengono valutate in maniera sopraffina.
Tra tutte le lire dobbiamo poi prendere in esame quelle che presentano delle peculiarità uniche come, ad esempio, la moneta con le Caravelle recante la versione prova che, per l’appunto, vede le bandiere della nave riprodotte in maniera diversa solo in una determinata edizione. In questo caso la moneta in questione potrebbe arrivare a valere anche 10.000 €.
A chi si possono rivendere le vecchie lire?
Attualmente sono davvero tante le persone che hanno riscoperto la passione per il numismatico e per le valute ed è per questo che gli esperti di numismatica rimangono in cima alla lista delle preferenze circa le persone alle quali risulta possibile vendere queste monete. Ovviamente è sempre meglio avvalersi di attività e negozi che possano essere certificati.
Ovviamente i numismatici e gli esperti di numismatica sono la prima risorsa da contemplare, ma esistono anche molti siti che possono effettuare valutazioni di questo tipo, anche se è sempre bene assicurarsi sulla loro veridicità prima di vendere monete che potrebbero avere un valore importante. Il mondo virtuale va sempre preso in stretta considerazione ma con consapevolezza. Questo perché le frodi, purtroppo, sono sempre dietro l’angolo ed è proprio per questa ragione che avere a che fare con una persona fisica o con un portale certificato risulta essere meno rischioso rispetto alla possibilità di cedere una moneta di valore ad un acquirente online del quale non si sa nulla. Consigliamo quindi di affidarci solamente ad esperti del settore che possano comprovare le proprie competenze.