Morbide, soffici e con una copertura zuccherosa: tutti noi abbiamo mangiato almeno una volta nella vita le frittelle. Ad ogni festa di compleanno, era sempre una gioia quando ce ne veniva offerta una. Esse rappresentano, molto probabilmente, una delle ricette dolci più buone in assoluto e alla quale non si riesce proprio a dire di no, tanto che le si vorrebbe mangiare ogni giorno.
La notorietà delle frittelle è dovuta, probabilmente, al fatto che esse riescano a combinare la golosità dello zucchero al sapore deciso dell’olio in cui vengono fritte. Tuttavia, questa caratteristica rappresenta anche il loro punto a sfavore, specie per chi deve prestare qualche attenzione in più alla glicemia ed al colesterolo. Vediamo subito perché:
Frittelle ogni giorno: tutti i rischi per la salute
Chiunque abbia preparato almeno una volta nella vita le frittelle con le sue mani, non dovrebbe avere troppa difficoltà nel capire come mai facciano così male. Se consideriamo già gli ingredienti, l’impasto delle frittelle prevede una grossa quantità di zucchero: lo zucchero in eccesso, assunto tutti i giorni, può avere dei seri impatti sui livelli di glicemia. La glicemia, se non tenuta sotto controllo, può essere fattore di predisposizione nei confronti del diabete di tipo 2, quello di tipo alimentare.
In aggiunta, la preparazione delle frittelle viene ultimata con una coperta di zucchero puro (a volte zucchero a velo), andando a renderle ancor più caloriche rispetto a prima. Di conseguenza, potrebbero esserci seri impatti anche sul peso, portando al sovrappeso o aggravandolo e toccando l’orlo dell’obesità di 1° grado. Il tutto viene reso ancora peggio dal fatto che le frittelle sono cotte in olio, tipicamente di semi di girasole, e dunque sono ricche di grassi saturi, nonché il colesterolo. Questo, può facilmente aumentare portando alla formazione di ateromi nelle arterie, generando tutta una serie di complicanze per l’apparato cardiovascolare e non solo.
Frittelle ogni giorno? Attenzione a questi altri rischi:
L’impasto per la preparazione delle frittelle prevede anche l’utilizzo delle uova. L’uovo è uno degli alimenti più ricchi di colesterolo in assoluto, contenuto soprattutto nel tuorlo (la parte rossa). Di conseguenza, ciò avrebbe degli impatti ancora più gravi sui livelli di colesterolo LDL nel sangue. Senza contare il fatto che, nonostante si tratti di una preparazione dolciaria, spesso viene utilizzato il sale per esaltare i sapori. Se già c’è una condizione compromessa in merito al colesterolo, il sale farebbe aumentare la pressione arteriosa: due fattori molto rischiosi per il nostro cuore. Dai un’occhiata a tutti i rischi correlati al consumo giornaliero di frittelle:
- Aumento della glicemia e picchi glicemici;
- Diabete di tipo 2;
- Danni al pancreas;
- Variazioni negative del peso, quali sovrappeso ed obesità;
- Aumento del colesterolo LDL;
- Sovraccarico di calorie giornaliere assunte;
- Rischi per la salute del cuore, quali: infarto, ictus, aterosclerosi;
- Aumento della pressione arteriosa;
In aggiunta, mangiare tutti i giorni le frittelle potrebbe avere delle serie conseguenze anche nei confronti dell’apparato gastrointestinale. In particolare, la frittura è un tipo di cottura che tende ad irritare la mucosa gastrica dello stomaco e, quindi, sottoporre quest’ultima ad una dinamica del genere, porterebbe all’insorgenza di sintomi e patologie come: acidità di stomaco ed ulcere.
Inoltre, le frittelle sono prive di fibre: ciò determina che non sia poi così favorevoli per un buon transito intestinale del cibo. Qualora volessi mangiarle, opta per una soluzione senza olio e con meno zuccheri e, magari, cotta a vapore. Mangiare le frittelle una tantum va anche bene, ma tutti i giorni assolutamente no!